Mappatura della giornata, per fasce orarie, su nastri colorati
Nastro rosso
16-17
Biglietto atac: parto dalla stazione metro Furio Camillo per arrivare a Laurentina dove incontro gli altri sull’autobus 702. Scendiamo alla fermata ARDEATINA-Centro del bivio.
Depliant pubblicitario del Conad: l’appuntamento è davanti al Conad Superstore, dove ci fermiamo prima di essere al completo.
Rametto di fiori di plastica: la prima sosta è davanti alla madonnina che si trova all’inizio di Via del Centro del Bivio.
Frammento di mattonella: camminiamo sul sentiero «di bei coccetti» (Laura).
Tromboncino rosso (fiore non attaccato perché rimasto nell’agenda di Paolo): “abbondanza” dei giardini delle ville di Via di Centro del Bivio.
Spiga: attraversiamo campi di spighe e coltivazioni di ulivi.
Rametto di rosmarino: «Siamo passati da una siepe di rosmarino e nessuno se n’è accorto» (Paolo).
Nastro rosa
17-18
Frammento di una pagina d’agenda datata 3 giugno (1999): nella parte ancora non restrutturara del casale di Via del Poggio 240 troviamo una vecchia agenda di appunti.
Frammento tufaceo: attraversiamo una spianata arida, probabile terreno preparatorio per prossime costruzioni.
Rametto fiorito (lo spazio è vuoto perché è rimasto tra le pagine dell’agenda di Paolo): il terreno è costeggiato da alberi di tiglio in fiore.
Rametto di ginepro: in Via di Tor Chiesaccia si susseguono villette dalle siepi ornamentali molto curate.
Fil di ferro: ponte di grate che attraversiamo per trovarci in un grande vivaio.
Nocciolo di ciliegia: causa della discussione con una signora che ci vede scavalcare il cancello della sua proprietà.
Cartina del gelato di Francesco: sosta al “Caffè di Leva” in Via Castel di Leva.
Nastro giallo
18-19
Spighe: attraversiamo un campo. Ne ho attaccate due perché rendessero l’idea di quella che sembrava una sconfinata distesa dorata.
Finocchietto: continuo odore nell’aria durante l’attraversamento.
Carta da parati: casale abbandonato tra le spighe.
Papavero: camminiamo per Via di Castel di Leva, lungo il ciglio della strada costeggiata da fiori di campo.
Nastro celeste
19-20
Nocciolo di nespolo: ci fermiamo a chiacchierare con Luigi, il guardiano della abbandonata tenuta Torlonia.
Spiga di grano e papavero: attraversiamo di nuovo una distesa rossa e dorata.
Forasacchi: sulla sommità di una collina erbosa ci fermiamo a osservare il paesaggio oltre Via Castel di Leva.
Frammenti d’asfalto: il “campo selvaggio” termina su un paradossale e deserto intreccio di vie asfaltate tra il “vuoto” di terreni di prossima costruzione.
Nastro verde
20-21
Fascetta gialla e pezzo d’asfalto: cantiere aperto tra una rete stradale appena terminata.
Pezzo di faro d’auto e sigaro: camminiamo lungo Via Laurentina.
Calzino di Matteo: bucato e tempestato di forasacchi è un "prodotto" della camminata.
FRANCESCA
Nastro rosso
16-17
Biglietto atac: parto dalla stazione metro Furio Camillo per arrivare a Laurentina dove incontro gli altri sull’autobus 702. Scendiamo alla fermata ARDEATINA-Centro del bivio.
Depliant pubblicitario del Conad: l’appuntamento è davanti al Conad Superstore, dove ci fermiamo prima di essere al completo.
Rametto di fiori di plastica: la prima sosta è davanti alla madonnina che si trova all’inizio di Via del Centro del Bivio.
Frammento di mattonella: camminiamo sul sentiero «di bei coccetti» (Laura).
Tromboncino rosso (fiore non attaccato perché rimasto nell’agenda di Paolo): “abbondanza” dei giardini delle ville di Via di Centro del Bivio.
Spiga: attraversiamo campi di spighe e coltivazioni di ulivi.
Rametto di rosmarino: «Siamo passati da una siepe di rosmarino e nessuno se n’è accorto» (Paolo).
Nastro rosa
17-18
Frammento di una pagina d’agenda datata 3 giugno (1999): nella parte ancora non restrutturara del casale di Via del Poggio 240 troviamo una vecchia agenda di appunti.
Frammento tufaceo: attraversiamo una spianata arida, probabile terreno preparatorio per prossime costruzioni.
Rametto fiorito (lo spazio è vuoto perché è rimasto tra le pagine dell’agenda di Paolo): il terreno è costeggiato da alberi di tiglio in fiore.
Rametto di ginepro: in Via di Tor Chiesaccia si susseguono villette dalle siepi ornamentali molto curate.
Fil di ferro: ponte di grate che attraversiamo per trovarci in un grande vivaio.
Nocciolo di ciliegia: causa della discussione con una signora che ci vede scavalcare il cancello della sua proprietà.
Cartina del gelato di Francesco: sosta al “Caffè di Leva” in Via Castel di Leva.
Nastro giallo
18-19
Spighe: attraversiamo un campo. Ne ho attaccate due perché rendessero l’idea di quella che sembrava una sconfinata distesa dorata.
Finocchietto: continuo odore nell’aria durante l’attraversamento.
Carta da parati: casale abbandonato tra le spighe.
Papavero: camminiamo per Via di Castel di Leva, lungo il ciglio della strada costeggiata da fiori di campo.
Nastro celeste
19-20
Nocciolo di nespolo: ci fermiamo a chiacchierare con Luigi, il guardiano della abbandonata tenuta Torlonia.
Spiga di grano e papavero: attraversiamo di nuovo una distesa rossa e dorata.
Forasacchi: sulla sommità di una collina erbosa ci fermiamo a osservare il paesaggio oltre Via Castel di Leva.
Frammenti d’asfalto: il “campo selvaggio” termina su un paradossale e deserto intreccio di vie asfaltate tra il “vuoto” di terreni di prossima costruzione.
Nastro verde
20-21
Fascetta gialla e pezzo d’asfalto: cantiere aperto tra una rete stradale appena terminata.
Pezzo di faro d’auto e sigaro: camminiamo lungo Via Laurentina.
Calzino di Matteo: bucato e tempestato di forasacchi è un "prodotto" della camminata.
FRANCESCA
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