giovedì 7 maggio 2009

Nastro celeste


5 maggio 2009
Casale di San Basilio


I rapporti cordiali sono rari, la regola è tenere le distanze. Ne va di mezzo qualcosa di molto importante, la dignità. Fra tante paure c’è anche quella di essere ridicoli. Ma il gruppo dei convinti diviene una forza trainante che organizza i compiti e le deleghe per tutti. Vengo trascinata, io introversa per natura, sino alle ultime case del paese, a incontrare la gente, come se slittassi in una frana. Di casa in casa a parlare, ma più che altro ad ascoltare: storie di malocchio e di furti, di drammi e rancori.
È stabilito un codice, perché il passaggio del nastro riveli i rapporti tra le famiglie: niente nodi vistosi dove non c’è amicizia. Un pane delle feste sospeso al nastro tra una casa e l’altra indica la presenza dell’amore.

Maria Lai, Legarsi alla montagna. Ulassai 1981, in A. GRILLETTI MAGLIAVACCA, Ulassai. Da ‘Legarsi alla montagna’ alla ‘Stazione dell’arte’, Cagliari, Arte Duchamp, 2006, pp. 25-32: p. 29.

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